PESCARA – Sgomberati due edifici comunali occupati abusivamente. Accade a Pescara, dove due palazzine di proprietà del Comune, in via Valle Furci, sono state restituite alla comunità e alla legalità dopo diversi anni. Un’azione che l’amministrazione ha concordato con il Prefetto: Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, unitamente agli operai del Comune e al personale di tutte le società di servizi, hanno infatti liberato gli spazi da circa 20 persone che vi stazionavano senza titolo.
Una condizione di degrado sulla quale il sindaco di Pescara, Carlo Masci, era intervenuto con un’apposita ordinanza che poi ha trovato esecuzione. Le due strutture presentavano bagni nuovi mai usati ma completamente distrutti, lampade nuove spaccate e private persino dei fili, finestre e porte divelte, vetri rotti, rifiuti disseminati all’interno e all’esterno degli immobili.
Sgomberati due edifici comunali occupati abusivamente
Ecco come ha commentato il sindaco Carlo Masci:
“Beni pubblici di notevole valore in mano a vandali per anni non potevano che subire questa devastazione. Qui c’è stata un’opera sistematica di saccheggio e distruzione, nell’indifferenza più assoluta, mortificando e intimorendo i cittadini perbene che abitano in questa zona, diventata invivibile a causa di queste losche presenze. Ci sarà tempo per accertare come questi figuri siano finiti lì e chi abbia permesso tutto ciò. Oggi abbiamo riportato la legalità in quell’angolo di città, abbiamo eliminato il degrado. I cittadini perbene mi hanno ringraziato, quasi increduli che finalmente il Comune sia intervenuto per tutelarli e difenderli. Voglio ringraziare in particolare il Prefetto per la sensibilità e la disponibilità dimostrate in questa vicenda, il Questore, il Comandante della polizia municipale, il Comando dei Carabinieri, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco e tutte le Forze dell’Ordine”.
E l’assessore alla sicurezza Adelchi Sulpizio, presente allo sgombero, ha aggiunto:
“Qui hanno dominato per anni erbacce, insetti e animali randagi. Una situazione di promiscuità che persone senza fissa dimora hanno alimentato e che, in questo periodo di Covid in particolare, non poteva più essere tollerata. Adesso potremo procedere alla bonifica del complesso e restituire all’amministrazione degli edifici da destinare a funzioni di pubblica utilità”.