SAN CANDIDO (BZ) – Lo Chef Markus Auer racconta la sua passione alla ricerca della semplicità. Genuinità, territorialità e stagionalità sono le parole chiave della sua cucina. Non poteva essere altrimenti in uno degli hotel più green d’Italia, il Naturhotel Leitlhof di San Candido, impegnato alla sostenibilità e tutela del territorio sotto ogni aspetto.
Anche la filosofia dello Chef è orientata al rispetto della natura e della salute sia per la scelta del prodotto, quando possibile locale e stagionale, che per i metodi di preparazione attenti alla valorizzazione della materia prima. «La prima cosa fondamentale per la buona riuscita di un piatto sono gli ingredienti», dice Markus, pensando alle verdure, uova e carne degli Angus provenienti dal maso della famiglia Mühlmann, a poca distanza dall’hotel.
Lo Chef Markus Auer racconta la sua passione alla ricerca della semplicità
Markus Auer, cuoco dall’età di 15 anni, da due anni guida la brigata del ristorante del Naturhotel Leitlhof, di cui ha spostato appieno la filosofia:
«Il prodotto è sempre la star, punto di partenza e punto di arrivo per il cuoco, che con il proprio lavoro valorizza gli ingredienti rendendoli un piatto. Per me fare lo Chef significa dare un’anima alla ricetta, utilizzando tutto le conoscenze acquisite unite alla passione. Mi piace raccogliere verdure e erbe aromatiche direttamente dal nostro orto, usare la carne pregiata dei bovini Angus che alleviamo qui al maso Mühlhof, rifornirmi da contadini e casari locali. Utilizziamo quando possibile prodotti dell’Alta Pusteria, prediligendo appunto ingredienti regionali e stagionali».
La passione per la cucina nasce in Markus quando da ragazzino lavora in un maso a Braies:
«La padrona del maso cucinava per noi su una stufa a legna» ricorda. «Io, avendo il compito di tenere acceso il fuoco, la osservavo lavorare e da quel momento si è acceso in me l’amore per la cucina, necessario al cuoco come era necessario per cucinare quel fuoco che io dovevo tenere acceso nella stufa del maso. Anche quando non ero ancora convinto di fare il cuoco, ho sentito per sempre quella fiamma accesa in me e ho capito che non avrei potuto fare altro».
Dopo varie esperienze in Italia e all’estero in Belgio e Costa Azzurra, Markus è tornato nella sua terra arricchito di nuove conoscenze. «Quello dello chef è un mestiere molto duro. Per farlo bene bisogna metterci il cuore, l’anima. D’altro canto permette di sperimentare con la libertà di esprimere la propria creatività. La cosa più difficile da ottenere? La semplicità».