Vicino il Passo di Resia, esattamente al confine con l’Austria sorge il borgo sommerso di Curon Venosta. Si trova al centro di un lago artificiale, il più grande della provincia di Bolzano ossia il lago di Resia. Oggi del vecchio abitato è rimasto in superficie solo la punta di un campanile che emerge solitario. Tanti sono i popoli che hanno scritto la storia di questi luoghi, dai Celti ai Romani fino alle popolazioni Germaniche. Ma la vicenda più suggestiva riguarda il paese inondato e la sua torre campanaria, che ci riporta ad un evento degli anni ‘30 del Novecento.
La storia di Curon Venosta
All’epoca i laghi naturali in Val Venosta erano tre: il lago di San Valentino, il lago di Curon e quello di Resia. In epoca fascista, nell’ambito di un vasto piano per l’aumento della produzione nazionale di energia elettrica, fu programmata l’unione dei due bacini più a nord. Il progetto prevedeva la costruzione di una diga di terra sommergendo in questo modo il piccolo paese di Curon e una parte di Resia. Nel 1939 l’azienda Montecatini informa la popolazione della costruzione della diga, e la conseguente distruzione del paese, con un avviso. Annuncio scritto in italiano ed esposto in paese per sei giorni, nessuno lo guardò e successivamente il commissario riferì che nessuna obiezione era avanzata. I duemila abitanti di Curon Venosta dovettero arrangiarsi a trovare in fretta nuove sistemazioni. Perché già nei primi mesi del 1950 inizia la demolizione dei circa 180 edifici del paese.
La leggenda del campanile
Mentre l’acqua continuava a salire, il parroco arrivò anche a chiedere un’udienza al Papa, ciononostante il paese viene fatto saltare in aria con gli esplosivi. Unica eccezione il campanile romanico della chiesa di Santa Caterina, sotto tutela dei beni culturali in quanto risalente al 1357. Oggi la struttura è il simbolo di questa comunità e ad esso è legata una particolare leggenda. Difatti si narra che, nelle notti d’inverno, quando il lago ghiaccia e il campanile si può raggiungere a piedi, si sentono ancora suonare le campane. Un evento piuttosto singolare visto che le hanno rimosse il 18 luglio 1959, prima della creazione del bacino artificiale. Per il suo fascino suggestivo Curon è stata utilizzata come set della serie TV francese Les Revenants e nella omonima serie di Netflix.
Cosa fare a Curon
Attualmente il nuovo abitato è situato sulla riva est del lago di Resia a 1520 m.s.l.m. ed è diventato una grande attrazione turistica. Si possono fare tantissime attività: escursioni, un giro del lago in barca, parapendio e molto altro. Ovviamente, oltre a trascorrere giornate di relax immersi nella meravigliosa natura che caratterizza questi luoghi. Per altre informazioni è possibile consultare il sito www.venosta.net