BRUNICO (BZ) – Progetto espositivo in collaborazione con National Geographic. Salvaguardare e valorizzare i paesaggi naturali di tutto il mondo, la montagna e il delicato equilibrio che la contraddistingue attraverso il mondo della fotografia.
Questo il trait d’union che accomuna Lumen, museo della fotografia di montagna sulla cima di Plan de Corones (2.275 m) e National Geographic, organizzazione no-profit globale impegnata a esplorare e proteggere il pianeta. Proprio così.
Progetto espositivo in collaborazione con National Geographic
La collaborazione con National Geographic consente a Lumen di attingere liberamente all’archivio fotografico della celebre istituzione scientifica ed educativa per arricchire i propri spazi espositivi con sempre nuovi spunti e contenuti. Non è tutto. All’interno del museo di Plan de Corones sono tre le aree dedicate in cui è possibile ammirare gli scatti National Geographic: una mostra permanente e due spazi espositivi temporanei, in continua evoluzione.
Non solo. Fino all’11 ottobre è possibile ammirare esposizioni che suggeriscono al visitatore viaggi insoliti, racconti di luoghi incontaminati e tematiche che trattano il tema montagna secondo diverse prospettive. Tra tutte, anche quella del cambiamento climatico, argomento che unisce particolarmente le realtà Lumen e National Geographic nel nome di una missione e una visione comune. Assolutamente sì. In merito si esprime Cynthia Doumbia, direttore delle mostre internazionali di National Geographic. Ecco cosa dice:
«Il cambiamento climatico affligge tutte le parti del mondo ed è destinato a peggiorare nei prossimi decenni se non si svolgono azioni effettive. Crediamo che solo quando capiremo veramente il mondo della natura e le persone che vi abitano proteggeremo il pianeta che chiamiamo casa. Prestando una maggiore attenzione. Cruciale per comprendere il nostro mondo è lo storytelling. Ci siamo impegnati a supportare una community di storyteller innovativi che aiutano a far capire l’importanza della natura e della cultura. Attraverso le nostre esposizioni riusciamo a dare vita a queste storie trasmettendole ai visitatori di tutte le età».