Lo scrittore fiorentino vince la 74ª edizione del Premio Strega con il romanzo Il Colibrì (La nave di Teseo). Un raddoppio perché Sandro Veronesi è già salito sul palco di villa Giulia per ritirare il premio capitolino nel 2006 con Caos calmo. Inoltre dedica questa vittoria al padre che ha ispirato la frase conclusiva del romanzo:
“Preghiamo per tutte le navi in mare”.
Il Colibrì di Sandro Veronesi
Questa è una espressione che il papà diceva sempre quando prendeva il largo con l’imbarcazione. Infatti l’autore dedica questo libro anche a coloro che sono in mare soli, disperati e che cercano ospitalità nei porti. Infatti Il Colibrì è un libro sul dolore, che insegna anche a reagire alla sofferenza e a ricavarne energie vitali. Perciò Sandro Veronesi inizia a raccontare il libro dal punto più difficile, cioè dal momento in cui pensa di non portarlo a termine. Eppure si impegna e alla fine trova una chiave che spalanca la porta sul romanzo di una vita, quella di Marco Carrera. Una storia in cui si procede dall’infanzia alla morte del protagonista a causa di un tumore. Poi all’improvviso il romanzo si riflette sul reale perché Veronesi si ammala di cancro. Mette da parte il lavoro e fortunatamente guarisce cambiando il finale della sua vita con la forza della resilienza.
Un romanzo che parla di ognuno di noi
Quando l’autore ricomincia a scrivere e porta a termine il libro capisce subito che ha qualcosa di molto compatibile con il suo tempo. Perché forse riesce a rendere quella profonda capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Infatti Sandro Veronesi ci spiega che già l’anticipazione del Colibrì sula rivista La Lettura è travolgente. Tutti gli scrivono, chi voleva leggere il manoscritto, chi parlava dei diritti per il film, poi diventa il miglior libro dell’anno. Di conseguenza non possiamo meravigliarci di questa vittoria ai premi Strega, ciononostante la modestia dell’autore traspare dalle sue parole quando ringrazia il pubblico:
“Se mi dicono che io ho vinto due premi Strega, questo no, se la mettono così mi vergogno. È lui che ha vinto, non io, ha vinto il Colibrì”.