ROMA – Gli infermieri italiani scendono in piazza contro l’indifferenza delle istituzioni. È partita da Roma, Rimini e Savona la protesta verso un “nemico invisibile”: il totale disinteresse della classe politica italiana, che li ha dimenticati e messi da parte.
Proprio loro, che sono stati tra gli eroi dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Non è giusto. Ecco cosa dice il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma:
«Gli acclamati eroi sono qui. Hanno richiesto espressamente di manifestare pacificamente, a partire dalle regioni più colpite dall’emergenza sanitaria. E noi come sindacato siamo al loro fianco, come sempre non li lasciamo soli».
Gli infermieri italiani scendono in piazza
Tuttavia questo è solo l’inizio. Fino al 9 giugno gli infermieri delle regioni più colpite dal Covid 19 continueranno a scendere in strada in molte altre città.
«Perché siamo stanchi, ma soprattutto amareggiati e feriti dentro – aggiunge De Palma – Perché non possiamo e non vogliamo più aspettare che qualcuno si ricordi di noi. Perché dobbiamo e vogliamo comunicare il nostro malcontento, raccontando ai cittadini, i diretti interessati delle nostre battaglie per la salute, tutto quello che sta succedendo e soprattutto cosa chiediamo legittimamente».
Dunque, fino al 9 giugno, attraverso i flash-mob, il personale sanitario delle regioni più colpite racconterà all’Italia le sue richieste. Lo farà davanti alle prefetture, che rappresentano il Governo, davanti ai palazzi regionali, a tu per tu con la gente comune, “urlando pacificamente” il proprio dissenso davanti ai palazzi “del potere”.
«Combatteremo finché avremo forza e fiato – sbotta De Palma – Lo faremo perché, chiedendo di migliorare le nostre realtà contrattuali e lavorative, chiediamo di riformare un sistema contrattuale lacunoso che ci ha ingabbiati. E che non ci permette di esprimere la nostra professionalità».
Posizioni decisamente condivisibili. E ancora:
«I cittadini comprenderanno che nella nostra legittima richiesta di revisione dell’organizzazione e del sistema delle valorizzazioni rientra non solo il nostro bene e interesse, ma anche il loro. In un ospedale il medico individua e cura la malattia. Ma l’infermiere si prende cura del paziente durante il percorso di cura. Due personalità distinte, seppur componenti della stessa straordinaria squadra, con differenti professionalità».