Fra i numerosi fenomeni sorprendenti del Rinascimento accanto a Raffaello c’è senza ombra di dubbio il suo discepolo Giulio Romano. Infaticabile disegnatore ha il dono di saper trasferire velocemente ogni idea in immagine senza applicare un lungo studio. Questo artista è protagonista di un progetto multimediale allestito fino al 30 giugno 2020 nella sale monumentali di Palazzo Te a Mantova.
Giulio Romano Experience
Progettata e realizzata da Punto Rec Studios e da Visivalab, trascina il visitatore in un itinerario virtuale spettacolare. Percorrere di nuovo la vita e la carriera del geniale artista da Roma a Mantova, da Mantova all’Europa. Visori di realtà virtuale, schermi di realtà aumentata, proiettori ad alta definizione, audio di prossimità permettono allo spettatore di entrare nella bottega dell’artista. Rivivere le atmosfere di una delle più famose corti rinascimentali europee, scoprendo i segreti dell’opera architettonica e pittorica del celebre Maestro del Manierismo. Il percorso multimediale è diviso in tre sezioni, la prima è dedicata a Giulio Romano e la meraviglia come finalità nell’arte. La seguente si focalizza su Palazzo Te e sul raffinato dispositivo narrativo rinascimentale messo in atto dal Maestro e dalla sua bottega. La terza ed ultima ha lo scopo di valorizzare Mantova e i lasciti di Giulio Romano.
L’epica gonzaghesca
Eseguiti in un intervallo di tempo che va dal 1532 al 1535 gli affreschi della Sala dei Giganti sono l’apice della creatività per l’autore. Con uno stupefacente artificio illusionistico l’artista proietta lo spettatore nel vivo dell’evento in atto, per produrre smarrimento e stupore. Infatti dal cielo si scatena la vendetta divina che si abbatte sui giganti che dalla piana greca di Flegra tentano l’assalto all’Olimpo. Un impetuoso Giove impugna i suoi fulmini, abbandona il trono e scende sulle nuvole sottostanti, chiama anche a sé l’assemblea degli immortali. La sentenza è morte, assistito da Giunone, punisce i ribelli: alcuni dei giganti sono travolti dal precipitare della montagna, altri investiti da impetuosi corsi d’acqua. La scena, in origine, era resa ancora più drammatica dal bagliore delle fiamme prodotte da un camino realizzato sulla parete tra le finestre. Il pavimento era in origine composto da ciottoli di fiume.