Stanze, case, edifici sono ritornati al loro splendore, come se fosse oggi possiamo rivivere il divenire del tempo rimasto congelato al momento dell’eruzione del Vesuvio. Gli scavi di Pompei cominciati nel lontano 1748 hanno portato a incredibili scoperte che non finiscono mai di stupire. Infatti nel nuovo cantiere a nord della città romana, subito fuori le mura dell’antica colonia, sono venute alla luce pareti dipinte e architetture ricchissime. Probabilmente è una struttura vicina, per importanza e fasto, alla celeberrima Villa dei Misteri.
Una inedita villa suburbana negli scavi di Pompei
Siamo nell’area di Civita Giuliana, la grande tenuta rinvenuta è stata già in parte scavata tra il 1907 ed il 1908. È composta da un settore residenziale, articolato intorno ad un peristilio a pianta rettangolare , delimitato su due lati da un porticato. Gli ambienti sono incredibilmente affrescati e arredati, hanno sontuose terrazze digradanti che si affacciavano sul golfo di Napoli e Capri. Appartenuta forse ad un generale o ad un altissimo magistrato militare, forse addirittura ad un esponente dei Mummii. Infatti un singolare graffito raffigurante un fiore bianco su fondo nero sembra dirci quel nome inciso sul muro da una mano bambina. E oggi potrebbe rivelare sorprese proprio perché il materiale piroplastico, che ha invaso le stanze in quella notte tremenda di duemila anni fa, l’ha conservata. Questa è una scoperta grandiosa al pari della magnifica Villa dei Papiri.
Alcune curiosità
– All’epoca dell’eruzione nessuno sapeva che quella montagna ricoperta di bosco e vegetazione fosse un vulcano. Perciò possiamo immaginare la grande sorpresa di tutti mentre osservano la nube di cenere e lapilli uscire dalla cima del Vesuvio nel 79 d.C..
– Un’altra curiosità è l’anfiteatro di Pompei, datato al 70 a.C., perfettamente conservato ed è il più antico del mondo. In questo luogo organizzavano giochi circensi e lotte di gladiatori, mentre oggi è ancora utilizzato per realizzare concerti, grazie alla sua acustica perfetta.
– Le pareti delle case di Pompei sono incise con graffiti e piccoli disegni che testimoniano la vita quotidiana di una città popolosa.
– Le incisioni ritrovate sono manifesti elettorali oppure frasi d’amore e la più famosa recita:
“Gli amanti come le api trascorrono una vita dolce come il miele. Magari!”
Informazioni:
Intanto, come per altri siti archelogici ad esempio quello di Selinunte, dopo due mesi di chiusura Pompei riapre i battenti al pubblico. Per il momento, è possibile solamente seguire un itinerario che condurrà i visitatori lungo le strade dell’antica colonia romana, seguendo un percorso prestabilito. Dopo due settimane di sperimentazione, a partire dal 9 giugno, le cose potrebbero cambiare. Infatti si attende solamente quella data per poter tornare ad esplorare e a vivere appieno l’emozione di una città che non smette mai di sorprenderci.
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