La sicurezza? ci vogliono test rapidi

La sicurezza? ci vogliono test rapidi

La sicurezza? ci vogliono test rapidi, afferma Filippo Anelli – Presidente Omceo Bari – in una lettera inviata dall’Università alla Regione.

La sicurezza degli operatori sanitari è a un livello di tale criticità che anche la Scuola di Medicina dell’Università di Bari è dovuta scendere in campo per ribadire l’utilità dei tamponi per arginare l’epidemia da Covid-19″ Commenta Anelli.


Bari – 24 aprile 2020. Sono queste le parole che il Presidente Fnomceo rivolge alla Regione in data 22 aprile, a sostegno degli Operatori sanitari, una categoria – definita dallo stesso – più a rischio rispetto ad altre. Basti considerare che oggi in Italia (dati di 24 h fa) sono 149 i medici deceduti; a cui si aggiungono il numero di decessi tra infermieri e altri operatori sanitari che, nell’adempiere al proprio dovere hanno sacrificato tutto.

In base agli ultimi dati, riportati di seguito, sono 57.776 i guariti contro i 25.549 decessi e questo solo in Italia.

Il numero, definito in positivo da record, non deve però far venir meno la sicurezza, la tutela e la prevenzione. Ma soprattutto bisogna accelerare i tempi con i tamponi.

La sicurezza? Le parole del Presidente Anelli

I dati del Ministero della Salute dicono che il 10,7% del totale dei casi diagnosticati di Covid-19 si sono registrati tra gli operatori sanitari. Una situazione drammatica che non si può più ignorare. L’utilizzo di tamponi o di test rapidi settimanali per chi opera in ambito sanitario è tra gli strumenti più importanti per garantire assistenza in sicurezza”. Continua Anelli.
Gli Ordini dei medici chiedono inoltre un coinvolgimento più ampio, sul piano della programmazione e della organizzazione delle cure. Soprattutto per riuscire a fronteggiare efficacemente l’epidemia.
L’integrità psico–fisica e la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti è un diritto costituzionalmente tutelato, che va garantito. Condivido la presa di posizione della Scuola di Medicina e ringrazio tutti i firmatari per aver fatto sentire anche la loro voce su un tema così importante”. Conclude Anelli.