Torino, 11 aprile 2020. Coronavirus: esplode l’e-commerce alimentare; In base ad uno studio appena pubblicato sul lockdown imposto dal Governo, i supermercati online sono stati “premiati” con numeri da capogiro.
A seguito dell’isolamento necessario per limitare la propagazione del virus, gli italiani si sono messi prima in coda davanti ai supermercati fisici; e poi si sono lanciati sui supermercati online.
I numeri, con crescite imprevedibili portano l’e-commerce dei prodotti alimentari e di largo consumo ad un nuovo livello in soli trenta giorni. Per quanto ovvio, la crescita, deltutto inaspettata per molte aziende è un aspetto positivo.
Lo studio è a cura di SpesaRossa.it, piattaforma per la spesa locale online. Nasce per sostenere i piccoli negozianti di quartiere durante questa crisi epocale. Ed è stato condotto con l’ausilio dei più importanti strumenti di analisi web, per capire i tassi di crescita e i vincitori di questa corsa al commercio elettronico alimentare. Confrontando infine, la crescita a cavallo dell’inizio dell’epidemia.
Coronavirus: esplode l’e-commerce: le piattaforme
Secondo lo studio le piattaforme di supermercati online crescono in modo differente in funzione del traffico dei mesi precedenti.
Sul fronte della crescita vince Supermercato24, con un +1.230%. Mentre dal punto di vista del numero di visite Esselunga vince con Esselunga.it e Esselungaacasa.it; rispettivamente con quasi 9 milioni di visite e 7 milioni di visite.
La ricerca ha poi analizzato il traffico di utenti, i tempi di permanenza sui siti, le pagine viste e il bounce rate. Ossia la frequenza di rimbalzo che consente di valutare l’aspettativa del visitatore.
Parla Ivan Laffranchi. Digital entrepreneur e fondatore di SpesaRossa.it.
“Il mercato dell’e-commerce alimentare e dei prodotti di consumo, ha raggiunto un livello di maturità per cui cambieranno radicalmente le abitudini dei consumatori. La grande distribuzione e i negozianti locali stanno per affrontare una rivoluzione senza precedenti; e dovranno cambiare le loro strategie se vogliono sopravvivere”.
Vediamo alcuni dati della ricerca nel dettaglio
Supermercato24, re indiscusso della crescita, passa da 320.000 visite di febbraio a 4.3 milioni di marzo. Con una crescita dell’oltre millepercento; un tempo medio di permanenza sul sito di 6 minuti e un bounce rate di poco più del 40% (41.4%).
Dal punto di vista delle keywords organiche digitate le più usate per la ricerca sono: ‘supermercato 24’, ‘spesa online’ e ‘spesa a domicilio’.
Esselungaacasa.it, con + 621% a marzo rispetto a febbraio raccoglie 7 milioni di visite. Una frequenza di rimbalzo molto bassa (21.93%); e una sessione di visita media di 12 minuti e 30 secondi. Esselunga vince anche con il suo sito ‘istituzionale’ esselunga.it che registra quasi 9 milioni di visite a marzo (8.900.000 visite). Con un bounce rate decisamente più alto (46.23%) di esselungaacasa.it a dimostrazione che una migliore user experience e profilazione degli utenti permette di abbattere la frequenza di rimbalzo.
Sul fronte delle sorgenti di traffico il 34% degli utenti arriva da ricerche; mentre il 21% è diretto per quanto riguarda esselungaacasa.it mentre per esselunga.it il 32% del traffico è diretto.
Le keywords principali che portano consumatori ai due siti, hanno sempre il termine ‘esselunga’. Sono incluse: ‘esselunga’ a corrispondenza esatta, “esselunga spesa online’, ‘esselunga spesa a domicilio’ e ‘esselunga a casa’.
Market online
Carrefour.it, segna un + 136%, inferiore alle piattaforme citate perché storicamente ha più traffico mensile e passa da 1.400.000 visite a 3.250.000 visite di marzo; una percentuale di rimbalzo più elevata degli altri (49.64%) e oltre 7 minuti di permanenza media sul sito.
Conad.it, segna un + 218%, cresce nella categoria cibo e bevande e registra quasi 4 milioni di visitatori a marzo (3.900.000). Con un bounce rate del 37%.
Per finire E-coop.it, passa da 480.000 utenti di febbraio al 1.5 milioni di utenti nel mese di marzo. Con un tempo medio sul sito di 4 minuti e un bounce rate di oltre 50%, frequenza di rimbalzo più alta tra i siti analizzati.
Sul fronte del commercio di prossimità per aiutare i piccoli commercianti a gestire la crisi, Spesarossa.it registra nelle prime 2 settimane di attività 20.000 visite con centinaia di ordini a destinazione di macellai; e poi gastronomie, ambulanti e vivai che fino a ieri non avevano mai pensato di poter vendere online.
Dal punto di vista della geolocalizzazione degli utenti è molto variabile in funzione delle keywords usate.
Coronavirus: esplode la ‘spesa online’ e possiamo dire, per esempio, che le regioni più attive sono Piemonte, Sardegna e Lombardia.