La crisi epidemia che ha colpito il paese sta cambiando rapidamente condizioni sanitarie, abitudini di vita, relazioni sociali e attività economiche. Per salvare la fascia più a rischio hanno preso il via molte iniziative tra cui quelle di Save the Children contro il Corona virus.
Iniziativa di Save the Children per la crisi epidemia
In queste ore si parla della fase 2, ovvero quella della riapertura che ci mette di fronte ad una situazione drammatica. La crisi epidemia Covid-19 restituisce un paese colpito non soltanto dal lutto ma anche da una crisi economica del ceto più povere. Infatti è quello che emerge dall’indagine di Save the Children, molte famiglie hanno visto improvvisamente cambiare la propria disponibilità economica (77,6%). Il 73,8% ha perso il lavoro o ridotto l’impegno retribuito, mentre il 63,9% la mancanza di entrate economiche ha ridotto la spesa per gli alimentari. Di quelle intervistate, solo una famiglia su 10 ha in casa un tablet e 1 su 3 un computer. Nel 2019 il tasso di povertà giovanile è diminuito grazie al reddito di cittadinanza, per il 2020 il rischio è di avere un peggioramento. Effettivamente molti dei minori in povertà relativa che sono definiti appena poveri rischiano di scivolare in povertà assoluta.
L’emergenza educativa
Anche sul fronte educativo ci sono danni pesanti, la chiusura prolungata delle scuole colpisce molti bambini e adolescenti che rischiano di rimanere isolati. Difatti non tutti gli alunni sono in grado di poter raggiungere la didattica a distanza perché non hanno risorse digitali o supporti informatici adeguati. Tra le famiglie intervistate da Save the Children, quasi sei su dieci (57,2%) non hanno una connessione internet casalinga. È quindi un rischio concreto quello di un aumento della povertà educativa, già tanto presente nel nostro Paese. Perciò dai giorni immediatamente successivi all’emergenza, Save the Children ha attivato il programma Non da Soli, in risposta all’emergenza Covid-19. L’associazione sostiene ad oggi oltre 22.000 persone tra bambini e adolescenti, famiglie vulnerabili e docenti, in rete con 41 associazioni partner, nel nostro Paese.
L’iniziativa dei vip
Per supportare l’intervento dell’Organizzazione, è partita l’iniziativa social #piattodelcuore, in cui le celebrità si mettono in gioco preparando il piatto preferito della propria infanzia. Il fine è quello di raccogliere fondi a favore dell’intervento di Save the Children per dare sostegno materiale alle famiglie in condizioni di maggiore disagio. Tra i vip ci sono Roberta Capua, Michela Andreozzi, Cesare Bocci, Laura Chiatti Emma Marrone e tanti altri. Infine sono tante le aziende e le fondazioni che sostengono il progetto Non da Soli, ad esempio Bolton Group, Amazon, Vodafone Italia, Tirreno Power. Ed anche la FSI, Fondazione Be Happy, Fondazione Snam e Fondazione Iris.
Tutti possono dare il proprio contributo donando su: www.savethechildren.it
Il rapporto “Non da soli” è disponibile in pdf al link: https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/secondo-rapporto-non-da-soli-cosa-dicono-le-famiglie