Tutti conoscono l’aneddoto dell’uovo di Cristoforo Colombo ma pochi sanno che questa storia è legata anche all’architetto Filippo Brunelleschi. Uno dei geni del Rinascimento insieme a Raffaello e Leonardo.
Santa Maria del Fiore e l’impresa di Filippo Brunelleschi
Il Vasari, nella biografia dell’architetto fiorentino, racconta un aneddoto piuttosto particolare altre volte attribuito alla figura di Cristoforo Colombo. In occasione dell’appalto per la cupola di Santa Maria del Fiore gli artisti della città sono chiamati a presentare i loro progetti. Le idee proposte sono le più varie e soprattutto alquanto fantasiose, ma che purtroppo prevedono un gran dispendio di soldi. C’è chi vuole alzare un pilastro al centro della struttura o fare pilastri in muratura che partono dal piano terra. Solamente Filippo Brunelleschi sostiene che può portare a termine il compito, senza armatura e senza travi, in maniera semplice e con una spesa ridotta. Tutti i presenti iniziarono a sbeffeggiarlo tanto che nei giorni a seguire l’architetto non uscì più di casa per paura che la burla continuasse. Ma l’artista non demorde e armato di pazienza riuscì a convincere tutti che il suo progetto era valido.
La sfida dell’uovo
Arriva finalmente il giorno in cui si riuniscono i consoli e i saggi, tutti convinti che Brunelleschi presenti loro un modello. Ricevono invece una sfida, chiunque sarebbe riuscito a mantenere dritto un uovo su un pianale di marmo avrebbe eretto la cupola. Un vero rompicapo, tutte le personalità sfidate provano e riprovano ma senza successo. Alla fine Filippo prende l’uovo e, datogli un colpetto sul culo, come afferma il Vasari, ovvero rompendolo lievemente su un lato, riesce nell’impresa. Il fatto lascia tutti sbigottiti tanto da dire che ognuno di loro sarebbe riuscito a farlo con un gesto così semplice. La risposta che ricevono dall’architetto è semplice, ossia lo avrebbero potuto fare ma solo lui lo ha fatto. Verità o leggenda dopo questa impresa, ma anche supportato da altre convincenti prove del suo ingegno, ottiene il prestigioso lavoro.
by MDL