Leonardo da Vinci è un artista avvolto da un certo alone di mistero, nel suo tempo è considerato addirittura in grado di prevedere eventi futuri. Non mancano in questo personaggio caratteristiche che evidenziano il lato oscuro che manifesta nella dissezione di cadaveri e nella progettazione di orribili e pericolose armi da guerra.
Leonardo e il lato oscuro degli studi anatomici
Tutti tendono ad associare la bellezza del Rinascimento alla figura di Leonardo da Vinci, ma pochi sanno di taluni aspetti ombrosi del suo carattere. Infatti è proprio questo a suscitare incertezze e perplessità, ad esempio i metodi con cui riusciva a condurre le indagini anatomiche. La naturalezza con cui è ossessionato dalla ricerca è a tratti spaventosa, a testimoniarlo sono i suoi stessi manoscritti. Un giorno, durante l’inverno del 1507-1508, il pittore si trova a chiacchierare con un vecchio uomo in un ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. Seduto su un letto, l’uomo rivela di sentirsi bene, a parte una diffusa debolezza, pur avendo più di 100 anni. Leonardo registra nei suoi taccuini:
“E così, senza alcun movimento o segno di qualsiasi problema, passò di questa vita. Io l’ho sezionato per vedere la causa di una così dolce morte”.
Traspare qui un approccio materiale e quasi agnostico.
Armi letali
Leonardo non ama la guerra, allora perché progetta armi per uccidere? Per lui è importante visto che poi rivende gli schemi ad ingegneri militari, lo fa per auto finanziare i suoi studi e le sue opere. Infatti elabora attrezzature talmente pericolose e mortali che avrebbero potuto ribaltare il corso di molte battaglie. Ad esempio l’arco è una delle più letali e pericolose sue invenzioni. Modifica l’arco tradizionale aumentando le dimensioni, lo rende capace di avere azione a lungo raggio. Una sorta di missile moderno in grado di arrecare danni incalcolabili al nemico. Ma è il carro di assalto a sbalordire, è una delle invenzioni belliche in grado di generare atrocità impensabili. Lo scopo di quest’arma è quello di triturare i corpi dei nemici. È dotato di diverse falci che iniziano a ruotare quando il carro entra in funzione trainato dai cavalli. Ma chi è Leonardo da Vinci allora?
L’amore e il rispetto per gli animali
I contemporanei dell’artista lo menzionano anche per il suo amore per gli animali, lo ricorda proprio Giorgio Vasari che racconta di Leonardo:
“Spesso passando dai luoghi dove si vendevano uccelli, di sua mano cavandoli di gabbia e pagatogli a chi li vendeva il prezzo che n’era chiesto, li lasciava in aria a volo, restituendoli la perduta libertà”.
Questa testimonianza del biografo restituisce un lato umano ad una figura che potrebbe far pensare ad un essere freddo di animo. Oppure è semplicemente lui lo scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista, il più grande di sempre. Un genio eterno capace di influenzare una schiera di artisti tra cui Pontormo, e cavalcare 5 secoli insuperato.
by MDL