Il Presidente Fnomceo dichiara:
“Il Governo monitori e coordini la distribuzione dei dispositivi di protezione”.
Bari – 25 febbraio 2020. “Monitorare in ogni Regione la consegna dei dispositivi di protezione ai medici e al personale sanitario; coordinare a livello centrale la distribuzione di tale materiale; infine, se necessario, modificare gli assetti organizzativi, di modo che si rendano operativi soltanto i sanitari che siano messi in grado di lavorare in sicurezza”. A chiederlo al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte; e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, è oggi il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.
“La gestione regionale della gestione dell’emergenza ha dimostrato di essere inefficace. Da Nord a Sud i colleghi lamentano tantissime situazioni; nelle quali i medici di medicina generale, della continuità assistenziale, dei sistemi di emergenza- urgenza, degli ambulatori. Dell’Inps e il personale degli Ospedali non sono stati messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza”. Spiega Anelli: “Mancano o scarseggiano i dispositivi individuali di sicurezza; le mascherine, i camici monouso, i guanti, gli occhiali protettivi, e i disinfettanti. Il loro approvvigionamento e la loro distribuzione erano stati affidati alle Regioni; che pur avendo avuto tutto il tempo di prepararsi, vista l’allerta lanciata già ai primi di gennaio e le difficoltà di produzione, non sono riuscite a rifornire tutti i professionisti”.
Il Presidente Fnomceo parla al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
“Più in generale, questa emergenza sanitaria ha purtroppo portato allo scoperto alcune criticità della potestà legislativa concorrente di Stato e Regioni in materia di Salute”. Continua il Presidente Fnomceo: “Plaudiamo quindi al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte; che ha proposto un protocollo condiviso con tutte le Regioni. Ricomponendo un’unitarietà nazionale della quale il Paese ha quantomai bisogno. Occorrono indicazioni univoche, a livello di procedure evidence based e di assetti organizzativi”.
“Chiediamo ora alle Regioni di intensificare la collaborazione; facendo un passo indietro, senza rinunciare alle loro prerogative. Ma anzi mettendo a disposizione le loro competenze per la stesura di linee guida unitarie”. Aggiunge ancora: “Ed ancora chiediamo al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute Roberto Speranza; e a tutto il Governo di assumere, in questo momento, che è un vero banco di prova per il Paese, il coordinamento delle azioni e delle organizzazioni. Chiediamo loro che i nostri medici, che tanto si adoperano per sopperire all’emergenza, siano adeguatamente tutelati. E messi in condizione di curare in sicurezza tutta le malattie, non solo Covid-19”.
“Si parla in questi giorni di “medici – eroi”; e questo è vero, perché eroico è lo spirito con il quale affrontano l’emergenza, i turni massacranti, le carenze organizzative per continuare a garantire le cure”. Conclude: “Non devono però diventare martiri; schiacciati da tali carenze dovute a politiche discontinue e disuguali sul territorio. Perché non è giusto, e anche perché, se un medico si ammala, è un medico sottratto al Servizio sanitario nazionale. Una risorsa sottratta alla tutela del diritto alla Salute dei cittadini”.
Si ringrazia, dunque l’U.S. Fnomceo.
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