Suor Maria Crocifissa e la lettera del diavolo

Suor Maria Crocifissa e la lettera del diavolo

Nel convento di Palma di Montechiaro in Sicilia, provincia di Agrigento, l’11 Agosto 1676 viene trovata sul pavimento della sua cella suor Maria Crocifissa. La scena è terrificante, la donna ha il viso coperto di inchiostro, di fianco una lettera scritta in un incomprensibile mix di lettere e simboli.

Un messaggio dall’inferno per Suor Maria Crocifissa

L’oscuro messaggio dettato dal diavolo è contenuto in 14 righe composte da lettere e simboli, arcaici e confusi, dal significato sinistro. Secondo i diari ritrovati nel monastero e conservati nel museo dello stesso, suor Maria è costretta a scrivere e firmare la lettera direttamente da Satana. Tant’è che di fianco alla sua firma scrive:

“ahimè”!

Come a fare ammenda per quello che stava dichiarando. La Chiesa dell’epoca, riporta la lettera al popolo come prova tangibile della presenza del maligno, che cerca di consumare le vite di chiunque. Per secoli avvenire gli storici hanno cercato di comprendere ogni loro significato. Perfino i ricercatori del museo di scienze ad Agrigento, insieme a un gruppo di scienziati, hanno utilizzato un software innovativo per risolvere il mistero. Suor Maria Crocifissa fu davvero impossessata? O era solo gravemente affetta da schizofrenia? Inoltre come poteva conoscere i caratteri stenografici di tutte quelle lingue?

Battaglia con il demonioSuor Maria Crocifissa

Suor Maria Crocifissa della Concezione, nata Isabella Tomasi, entra nel convento benedettino quando ha solo 15 anni, questo secondo i registri storici. Viene da un ambiente principalmente contadino e l’istruzione delle suore al tempo è molto superficiale. Dalle ricerche fatte, suor Maria poteva soffrire di schizofrenia o disturbo bipolare. L’immagine del diavolo è spesso presente in questo tipo di disturbi. E’ stato comprovato il fatto che la sera, spesso urlava e sembrava stesse vivendo una sorta di battaglia col demonio nella sua cella. La lettera si presenta scritta nel linguaggio stenografico, probabilmente la suora ha inventato un vocabolario con segni di stenografia standard da diverse lingue. Racchiude simboli stenografici relativi al greco, latino, arabo e linguaggio runico, quest’ultimo poco studiato, in quanto proveniente dalle religioni celtiche.

Significati oscuri

La lettera, oltre che chiamare la Santa Trinità pesi morti, continua dicendo:

“Dio pensa di liberare i mortali…il sistema non funziona per nessuno…Forse ora STYX ne è certo”.

Nella mitologia greca e romana, STYX è il fiume che separa il mondo dei vivi da quello dei morti. Ma c’è anche un’altra coincidenza macabra che lascia sgomenti. Lo stesso monastero è teatro di un misterioso evento nel 1945, quando dieci suore sono trovate morte per un sacrificio umano. Le cronache riportano che si sono uccise su suggerimento di qualche spirito maligno. In cambio delle loro vite avrebbe guarito il vescovo di Agrigento, ferito gravemente da un’attentato bellico. Ancora oggi le suore pregano la Santa sorella Maria, sperando in una sua protezione eterna sulla congrega. Ma cosa può essere successo quella fatidica notte dell’11 Agosto 1676 ancora oggi non è chiaro.

Suor Maria Crocifissa