La vitamina D: un aiuto per l’immunoterapia contro il cancro della pelle?
Una nuova ricerca indica che per i pazienti con tumore della pelle in stadio avanzato può essere importante mantenere livelli normali di vitamina D quando ricevono farmaci immunoterapici chiamati inibitori del checkpoint immunitario. I risultati sono stati pubblicati oggi (24 aprile) da Wiley online su CANCER, una rivista peer-reviewed dell’American Cancer Society.
La vitamina D ha molti effetti sull’organismo, tra cui la regolazione del sistema immunitario. Per verificare se i livelli di vitamina D possano influire sull’efficacia degli inibitori del checkpoint immunitario, i ricercatori hanno analizzato il sangue di 200 pazienti con melanoma avanzato prima e ogni 12 settimane durante il trattamento immunoterapico.
Una ricerca suggerisce che il mantenimento di livelli normali di vitamina D può dare un aiuto ai pazienti oncologici
Un tasso di risposta favorevole agli inibitori del checkpoint immunitario è stato osservato nel 56,0% dei pazienti del gruppo con livelli basali normali di vitamina D o livelli normali ottenuti con l’integrazione di vitamina D, rispetto al 36,2% del gruppo con bassi livelli di vitamina D senza integrazione. La sopravvivenza libera da progressione – il tempo trascorso dall’inizio del trattamento alla progressione del tumore – in questi gruppi è stata rispettivamente di 11,25 e 5,75 mesi.
“Naturalmente, la vitamina D non è di per sé un farmaco antitumorale, ma il suo livello sierico normale è necessario per il corretto funzionamento del sistema immunitario, compresa la risposta che i farmaci antitumorali come gli inibitori del checkpoint immunitario influenzano”. Ha dichiarato l’autore principale Łukasz Galus, MD, dell’Università di Scienze Mediche di Poznan. in Polonia. “A nostro avviso, dopo un’adeguata conferma dei nostri risultati, la valutazione dei livelli di vitamina D e la sua integrazione potrebbero essere prese in considerazione nella gestione del melanoma”.
Quali sono le principali fonti?
- Luce solare: L’organismo può produrre vitamina D quando la pelle è esposta ai raggi ultravioletti B (UVB) della luce solare. La quantità di vitamina D prodotta dipende da fattori quali il tipo di pelle, l’ora del giorno, la stagione e la latitudine.
- Alimenti: alcuni alimenti contengono piccole quantità di vitamina D, tra cui i pesci grassi (come il salmone, lo sgombro e le sardine). Poi gli oli di fegato di pesce, i tuorli d’uovo e gli alimenti fortificati come il latte, il succo d’arancia e alcuni cereali.
- Integratori: Gli integratori di vitamina D sono disponibili in due forme: D2 (ergocalciferolo) e D3 (colecalciferolo). Entrambe le forme possono aiutare a mantenere livelli adeguati di vitamina D. Soprattutto per le persone con una limitata esposizione al sole o con difficoltà a ottenere una quantità sufficiente di vitamina D dagli alimenti. È essenziale consultare un medico prima di iniziare qualsiasi integrazione per determinare il dosaggio appropriato.