I Faraoni e il ricco corredo funebre

I Faraoni e il ricco corredo funebre

I faraoni avevano sontuosi corredi funerari? non proprio. Per alcuni, in base alle usanze del tempo, erano previste Iscrizioni sulle piramidi

Nel 1922, Howard Carter, archeologo britannico, aprì la tomba del re Tutankhamon e riferì di aver visto “cose meravigliose”. Il sepolcro del giovane faraone era pieno di tesori straordinari, tra cui la maschera mortuaria d’oro, un trono altrettanto ricco e persino sandali in oro. Ma tutte le tombe reali dell’antico Egitto avevano un corredo funebre così lussuoso? La risposta è no. Sebbene la Grande Piramide di Giza e le altre piramidi egizie siano monumenti incredibili, i corredi funerari al loro interno erano probabilmente più modesti rispetto a quelli sepolti nelle tombe dei faraoni successivi, come Tutankhamon.

Secondo quanto dichiarato da Wolfram Grajetzki, “Le sepolture nelle piramidi più grandi potrebbero sembrare piuttosto semplici rispetto a Tutankhamon“. Grajetzki è ricercatore senior onorario presso l’University College di Londra nel Regno Unito. Ed è uno dei massimi esperti in materia. Inoltre, ha studiato e scritto molto sulle usanze funerarie e sui corredi funerari dell’antico Egitto.

I Faraoni
Tutankhamun

I Faraoni: per ogni epoca una diversa tumulazione

Le piramidi furono utilizzate come tombe dei faraoni egiziani dall’epoca di Djoser (regno dal 2630 a.C. al 2611 a.C. circa). ad Ahmose I (regno dal 1550 a.C. al 1525 a.C. circa). La maggior parte di queste piramidi hanno subito furti e saccheggi secoli fa, ma alcune tombe reali sono rimaste relativamente intatte e forniscono indizi sui loro tesori.

Per esempio – aggiunge Grajetzki – la principessa Neferuptah (vissuta intorno al 1800 a.C.).fu sepolta in una piramide nel sito di Hawara, a circa 100 chilometri a sud del Cairo. La sua camera funeraria fu scavata nel 1956 e “conteneva vasellame,. una serie di bare, alcuni ornamenti personali dorati e una serie di insegne reali che la identificano con il dio degli Inferi Osiride. Il re Hor (vissuto intorno al 1750 a.C.). fu inumato con una serie di oggetti simili, anche se non fu sepolto in una piramide. Il corpo di [Hor] fu avvolto nel lino, le interiora furono messe in contenitori speciali,. chiamati vasi canopi. Il suo volto era coperto da una maschera da mummia”.

“La tomba della regina Hetepheres, madre di Khufu (il faraone che costruì la Grande Piramide), è un po’ più elaborata. Costruita a Giza, la struttura aveva un letto e due sedie decorati in oro, oltre a vasellame e utensili in miniatura fatti di  rame”; ha scritto Grajetzki in un articolo pubblicato nel gennaio 2008 sulla rivista “Heritage of Egypt“.

***

Reg Clark, egittologo e autore del libro “Securing Eternity: Ancient Egyptian Tomb Protection from Prehistory to the Pyramids” (American University in Cairo Press, 2019), ha dichiarato in un’intervista che la sottostruttura (la parte inferiore) della piramide incompiuta del re Sekhemkhet (circa 2611 a.C. – 2605 a.C.) fu ritrovata a Saqqara, senza essere stata mai svaligiata. Il sarcofago del re era vuoto, ma gli archeologi hanno trovato 21 braccialetti d’oro, una bacchetta o scettro d’oro e vari gioielli d’oro in un corridoio. Sebbene si tratti di beni funerari impressionanti, non si avvicinano alle ricchezze trovate nella tomba di Tutankhamon.

Cosa significava tutto questo?

“Gli artefatti trovati in queste sepolture reali suggeriscono che i faraoni sepolti nelle piramidi erano probabilmente sepolti con corredi più modesti di quelli trovati assieme a Tutankhamon”. Osserva ancora Grajetzki.

A differenza dei primi faraoni, la tomba di Tutankhamon si trovava nella Valle dei Re, una valle remota vicino all’odierna Luxor, utilizzata come luogo di sepoltura reale per oltre 500 anni durante il Nuovo Regno, secondo quanto riportato dalla Britannica.

“Questo non significa che egli [Khufu] fosse più povero [di Tutankhamon]. La sua piramide dimostra il contrario. È semplicemente sepolto secondo le usanze del suo tempo”, conclude Grajetzki.

In nessuna delle piramidi egizie conosciute, sono stati scoperti grandi tesori. Nessuna tomba trovata conteneva grandi quantità di corredi funerari di lusso risalenti all’epoca in cui furono costruite le piramidi. Durante il Nuovo Regno, le persone, se ne avevano la possibilità, cercavano di mettere nelle loro tombe un gran numero di oggetti ornamentali. Inoltre, sebbene i corredi funerari all’interno delle piramidi fossero modesti rispetto alle successive tombe egizie, alcune piramidi presentavano lunghe iscrizioni geroglifiche sulle pareti, che oggi gli studiosi chiamano “testi piramidali”. Tali incisioni, riportano un gran numero di “incantesimi” (come li chiamano gli egittologi) e rituali.

Iscrizioni sulle piramidi

Il professore di egittologia alla Brown University, James Allen, nel suo libro intitolato “The Ancient Egyptian Pyramid Texts” (Society of Biblical Literature, 2005) dice:

“La piramide di Unis o Unas (regno dal 2353 a.C. al 2323 a.C. circa) risulta la prima ad avere questi testi sulle pareti interne, mentre la piramide di Ibi (regno dal 2109 a.C. al 2107 a.C. circa) è l’ultimo caso conosciuto. La funzione dei testi piramidali “era quella di permettere al defunto di diventare un akh”, uno spirito che esiste nell’aldilà. Gli incantesimi miravano a riunire il “ka” e il “ba”, parti dell’anima di una persona che gli egiziani credevano fossero separate alla morte”.

 “La comparsa di questi testi “riflette probabilmente un cambiamento o un’innovazione nelle idee degli antichi egizi sull’aldilà reale. In tempi precedenti, documenti come i ‘Testi delle piramidi’ potevano esistere, ma, per qualsiasi motivo, hanno iniziato a essere scritti sulle pareti delle piramidi all’epoca di Unis”.