ROMA – Guida alle Birre d’Italia 2023: online e in libreria dal 25 maggio il volume di Slow Food Editore. E non è tutto. È disponibile, infatti, anche al Salone del Libro di Torino presso lo stand di Slow Food Editore (pad 3 stand R63). Si propone in un’edizione arricchita di novità e segnalazioni, grazie al lavoro di oltre 90 collaboratori capitanati ancora una volta dai curatori Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni. La presentazione dell’ottava edizione della Guida si terrà a Roma il 3 e 4 giugno. Il tutto, insieme a una grande degustazione che vedrà protagonisti 80 produttrici e produttori premiati da Slow Food, con le loro etichette più rappresentative.
Oltre a voler offrire un’esaustiva quanto capillare istantanea del mondo brassicolo italiano di eccellenza, la Guida alle Birre d’Italia 2023 punta a raggiungere un pubblico sempre più ampio che coinvolga non solo gli esperti di settore, ma anche gli appassionati e i curiosi che muovono i primi passi nel riconoscere una birra di qualità. Proprio così.
Guida alle Birre d’Italia 2023: tutte le informazioni
A completare il racconto di ogni birra, infatti, sono stati introdotti semplici e immediati descrittori, per rendere più facile e comprensibile la degustazione. Si leggerà quindi di una birra dolce, facile da bere e maltata, o ancora amara, complessa, secca, fruttata, speziata, erbacea, floreale, tostata o luppolata. Esattamente. Una nuova modalità che permette la lettura e il conseguente apprezzamento della birra in un linguaggio aperto, non riservato agli addetti ai lavori.
Il passaggio a 704 pagine, dalle 624 dell’edizione precedente, corrisponde a un corposo aumento dei birrifici recensiti, che passano da 387 a 456, così come delle birre, che da 1917 diventano ben 2346. Insomma, assolutamente da non perdere. Per la prima volta, la Guida dedica inoltre una sezione ai produttori di sidro e ai sidri, a conferma che sia il mercato sia la cultura e l’attenzione dedicata ai fermentati di mela in Italia è in grande crescita, al punto da poter contare su prodotti di grande qualità e consolidate tradizioni produttive. Con una forte presenza in Trentino, Alto Adige Südtirol, Valle d’Aosta e Piemonte, tra i 34 produttori recensiti non mancano rappresentanze eccellenti di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, ma anche Puglia e Toscana.