VERONA – Vinitaly Special Edition a Verona da domenica 17 a martedì 19 ottobre. Proprio così. Una tre giorni di business e di servizio per accelerare la ripresa del settore sui principali mercati obiettivo e fare il punto sul futuro del vino italiano anche alla luce dei nuovi trend di acquisto e consumo. Ad aprire i lavori saranno gli Stati generali del vino 2021: un convegno con la partecipazione di 50 top manager del mondo del vino, le istituzioni e i rappresentanti dell’Unione europea che si confronteranno sullo scenario attuale e sulle prospettive future.
Non solo. La Special Edition di Vinitaly ha l’obiettivo di riunire istituzioni, associazioni di filiera e aziende, coinvolgendole in un progetto di sistema che rappresenta il primo evento business del 2021 dedicato al settore vitivinicolo. Attesi operatori da 35 nazioni. Oltre ai professionisti italiani del fuori casa, del turismo e della grande distribuzione. Un’area espositiva con più di 400 aziende in rappresentanza di tutta produzione del Belpaese. Un dato in linea con il target prefissato per questo evento dal calendario straordinario, che segna l’ultima tappa italiana verso il 54° Vinitaly del 2022.
Vinitaly Special Edition a Verona dal 17 al 19 ottobre
“Siamo onorati di ospitarla in Veneto, che con i suoi 11 milioni di ettolitri ogni anno rappresenta la prima Regione produttrice in Italia”, ha affermato il governatore Luca Zaia. “Si tratta di un buon segnale di ripresa, che si aggiunge al fatto che siamo stati i primi, grazie a Veronafiere, a realizzare una fiera in presenza. La produzione non manca. La qualità c’è, l’identità del prodotto anche. Ora ci vogliono i mercati”.
Vinitaly Special Edition: padiglioni 4-5-6, dalle ore 9.30 alle ore 18. “L’export dei vini lombardi segna un importante +11,7% nei primi sei mesi del 2021. Un ottimo segnale di ripresa all’insegna dell’eccellenza per uno dei settori più rappresentativi e apprezzati del nostro Paese”, ha detto Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Per lui, a Verona “la Lombardia sarà grande protagonista con i suoi Consorzi Vitivinicoli che hanno nella qualità il comune denominatore”.