In passato per misurare lo scorrere del tempo l’uomo ha creato varie soluzioni, come ad esempio l’orologio meccanico. Grazie a questa invenzione, e al rinnovamento delle tecniche metallurgiche, dal XIV secolo si diffondono in Europa gli orologi monumentali su torri e palazzi. Alcuni non sono concepiti solo per contare il tempo, ma trasformano ogni nuova ora in uno spettacolo. Raccontano storie, dal mutare delle stagioni ai segni astronomici, scopriamoli insieme partendo dalla laguna veneta.
Orologi monumentali: il più antico
A Chioggia, sulla torre campanile di Sant’Andrea, troviamo quello che è probabilmente il più vecchio esemplare al mondo tra gli orologi monumentali. La sua storia è documentata dal 26 febbraio del 1386, data in cui secondo una nota comunale è già in sito e funzionante. È realizzato in pietra d’Istria su un meraviglioso sfondo turchino con numeri romani in forma doppia: da I al XII e ripete la stessa sequenza. Al centro si muove una sfera dorata in forma di sole, con la singolare lancetta che supera in lunghezza gli altri raggi. Un meccanismo a sinistra del rocchetto consente a questo di ruotare otto volte facendo completare il giro giornaliero alla lancetta. Oggi è azionato elettronicamente, mentre un tempo funzionava con l’originale meccanismo medievale in ferro battuto con scappamento a verga e foliot. Si trova all’interno della torre ed è ristrutturato e funzionante.
Gli orologi animati
Dotare la propria città di un orologio era anche sinonimo e sfoggio di potere. Perciò in passato si realizzano opere sempre più spettacolari, tra quelle più sorprendenti c’è l’orologio astronomico di Praga. Costruito nel 1410 dal maestro orologiaio Hanus e perfezionato da Jan Taborsky nel XVI secolo. Nella parte inferiore ci offre una visione dei segni dello zodiaco con le relative attività agricole dell’anno divise per mese. A ogni ora esatta offre uno rappresentazione animata, aperta da uno scheletro che, tira una corda e da inizio alla sfilata di 12 apostoli. Quando finiscono il loro giro, un gallo d’oro canta e batte le ali e le campane suonano. La visione medievale dell’astronomia è completata dal quadrante astronomico con la Terra al centro dell’universo. Una parte blu rappresenta il cielo sopra l’orizzonte, la parte grigia il cielo sotto.
Altri monumenti in Europa
Uno dei più completi orologi tra quelli astronomici presenti nell’antichità è quello di Berna. Risale al 1530 oltre all’ora, indica giorno della settimana, il mese, lo zodiaco e le fasi lunari. Leggenda vuole che questa meraviglia ispirò Albert Einstein per elaborare la teoria della relatività. Qual è la sua particolarità? Quattro minuti prima di ogni ora un meccanismo da vita a un carosello con un gallo dorato che canta. Crono che gira la clessidra, e una figura cavalleresca che dà dei colpi di martello che scandire lo scorrere del tempo. Tra le curiosità c’è la presenza di alcuni orsi nella processione animata, uno di loro indossa una corona. La scelta d’inserire questo animale è legata al rapporto tra Berna e l’orso, suo simbolo. Sempre restando in Europa tra gli esemplari degni di nota troviamo a Vienna un capolavoro del Novecento.
Un gioiello Art Nouveau
L’Ankeruhr è un ponte lungo dieci metri e alto sette che collega i due edifici sede dell’assicurazione Der Anker. Nel 1911, la compagnia sviluppa un piano per costruire un grande orologio pubblico proprio su questo cavalcavia. Il design artistico è sviluppato da Franz Matsch, pittore e scultore dell’Art Nouveau, mentre il progettato è di Franz Morawetz, orologiaio imperiale. Qual è la sua particolarità? Questo capolavoro non solo segna il passare del tempo, ma presenta anche una collezione di figure in rame, ossia personaggi storici popolari. Su ogni figura, i numeri romani indicano l’ora esatta, e la scala orizzontale sopra di essa mostra i minuti. A ogni ora piena, le cifre cambiano, accompagnate da un’adeguata musica di sottofondo e a mezzogiorno tutte le figure sfilano da una parte all’altra dell’orologio.
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