Covid: Morto medico di famiglia di San Nicandro Garganico. È il decimo in Puglia
Bari, 16 gennaio 2021. Continua ad allungarsi purtroppo la lista dei medici pugliesi deceduti per Covid-19. Ieri sera è scomparso Costantino Ciavarella, 65 anni, medico di medicina generale di San Nicandro Garganico, dove rivestiva anche la carica di sindaco. Era ricoverato da tempo presso l’ospedale di San Severo, dove le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni; tanto da richiedere il suo ricovero in terapia intensiva.
Con il suo nome, sale a dieci il numero dei medici pugliesi morti a causa dell’epidemia di Covid-19.
Morto medico di famiglia per Covid 19
“Costantino Ciavarella era una persona molto stimata per le sue doti umane e professionali. Ed aveva ricevuto attestati di fiducia da parte dei suoi concittadini anche come amministratore” – commenta Pierluigi De Paolis, Presidente dell’Ordine dei medici di Foggia – “A sua moglie, al figlio e a tutti i suoi familiari esprimo le più sentite condoglianze a nome di tutta la comunità medica.”
“Questo ennesimo lutto mi addolora e mi preoccupa.” – dichiara Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari – “Benché a oggi siano 2480 i medici di famiglia pugliesi vaccinati per il Covid 19, pari quindi all’80%, lo stillicidio di morti non si ferma. È vitale accelerare il piano di vaccinazione per tutto il personale sanitario, inclusi liberi professionisti e odontoiatri, perché l’intera categoria è esposta”.
Intanto a Bari, i poster della campagna “ogni vita conta” – in omaggio ai medici caduti per il coronavirus -stanno ottenendo consensi e visibilità. Mentre il Presidente Anelli, in una lettera aperta ringrazia l’Assessore Lopalco per essersi subito attivato, con il consueto impegno che lo contraddistingue, per le vaccinazioni Covid di medici di famiglia e pediatri, che sono al via da oggi.
Le Parole del Presidente
“Il piano prevede, a seguire, i liberi professionisti; e infine gli odontoiatri nella nostra Regione. La campagna vaccinale procede bene: la Puglia è ai primi posti per numero di vaccinazioni in percentuale sulla popolazione. Sono fiducioso che gli intoppi verificatisi in fase di avvio verranno risolti.” E aggiunge “Condivido con l’Assessore l’attenzione rivolta al mondo della scuola. Tutelare il diritto alla salute dei ragazzi significa anche garantire il loro bisogno di vivere la scuola nella sua dimensione di comunità. La vaccinazione deve però essere il primo passo di un processo più ampio di messa in sicurezza della scuola; che investa anche il potenziamento dei trasporti nelle aree metropolitane. E nei piccoli centri sensibilizziamo le famiglie a mandare i ragazzi a piedi”. Conclude Anelli.
Ufficio Stampa – Kibrit & Calce
Roberta Franceschetti