A distanza di due settimane dal Natale le restrizioni del Dpcm in vigore dal 3 dicembre al 15 gennaio 2021 fanno ancora discutere. Soprattutto i divieti di spostamenti tra regioni e comuni e quelli speciali previsti per il 25 e 26 dicembre e Capodanno. Tante le perplessità alzate dai partiti e dalle regioni, e non mancano dubbi nella popolazione che non sa come muoversi. Facciamo subito chiarezza confermando che il decreto proibisce il transito da una regione all’altra dal 21 dicembre al 6 gennaio, a prescindere dal cosiddetto colore.
L’ipotesi di modifica sugli spostamenti tra regioni e comuni
Queste regole diventano più rigorose nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio. Quando, oltre che vietati gli spostamenti tra regioni, sono proibiti anche quelli tra comuni. Allora cosa potrebbe cambiare? Chi protesta contro il Dpcm, come il presidente del Piemonte Alberto Cirio, usa il paragone con le grandi città. Per esempio tra Roma Nord e Sud ci sono venti chilometri, mentre tra un piccolo Comune e l’altro le distanze sono più ridotte. Perciò l’eventuale modifica riguardo le norme imposte servirebbe a non sfavorire chi vive nei piccoli centri rispetto agli abitanti delle grandi città. L’idea che potrebbe diventare proposta parlamentare è quella di inserire il divieto di spostamento a livello provinciale e non più comunale. Come ha già proposto Stefano Bonaccini, tuttavia il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha già fatto sapere di non essere d’accordo.
Come e quando transitare tra regioni
Se sugli spostamenti tra comuni si discute ancora contrariamente è ben definito che fino al 20 dicembre si può uscire dalla propria regione. Sempre se si trova in fascia gialla per andare in un’altra regione dello stesso colore. Gli spostamenti da e per le regioni che sono in fascia rossa o arancione sono consentiti solo per comprovate esigenze. Ossia motivi legati alla salute, al lavoro o di urgenza, tra questi ultimi sono compresi quelli che riguardano l’assistenza di una persona non autosufficiente. È importante sapere che, se si intende trascorrere insieme le feste, è necessario trovarsi nello stesso luogo entro il 20 dicembre 2020. Questo è valido anche per le seconde case. Infine, per chi è fermato nei giorni dei divieti senza giustificare lo spostamento per motivi suddetti, sono previste multe da 400 a 1.000 euro.
Quarantena per chi torna dall’estero
Per chi torna o parte per altri paesi prima del 20 dicembre, oppure torna dopo il 6 gennaio, è prevista la quarantena al rientro. Nella lista dei Paesi per cui è obbligatoria rientrano: Belgio, Francia, inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione. Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, inclusi territori nel continente africano. Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord comprese le isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell’isola di Cipro.