Alcune storie apparentemente assurde e improponibili, spesso sono realtà oggettive e inspiegabili che, anche a distanza di anni fanno ancora parlare di sé. E’ il caso di questi 3 racconti brevi, che si svolgono alla luce del sole, e che restano sospesi a metà tra un destino beffardo e una realtà amara, cruda e stranamente incontrovertibile.
3 racconti brevi, un’amara e triste coincidenza
Nell’immaginario collettivo, Edgar Allan Poe è il maestro del giallo per eccellenza. Ma spesso è accaduto che i suoi romanzi, ambigui e truci, diventassero in qualche modo lo sfondo di una realtà cruenta e una sorta di premonizione sul futuro. La maggior parte della gente, vede nelle sue opere, una semplice casualità. Tuttavia, come nella morte di Mary Cecilia Rogers, lo scrittore, oltre alle sue abili doti, mise in luce un aspetto inquietante della sua scrittura. Un altro romanzo horror “Le avventure di Gordon Pym“, scritto da Poe e pubblicato nel 1838, gettò di nuovo lo scrittore sotto i riflettori. Il volume, infatti, racconta la storia di quattro marinai naufragati a seguito di una tempesta, che decidono di tirare a sorte, tra chi di loro dovrà essere ucciso per sfamare gli altri: lo sfortunato che si sacrificherà per salvare i compagni, è un giovane mozzo di nome Richard Parker.
Dopo 46 anni dall’uscita del romanzo, accadde che una nave inglese affondò. Dell’equipaggio, si salvarono solo 4 membri che, per non morire di fame, decisero che uno di loro si sarebbe sacrificato per gli altri … Sapete chi venne estratto? Un giovane mozzo di nome Richard Parker!
Un’assurda vendetta
Nel 1883 Henry Ziegland, lasciò improvvisamente e senza nessuna spiegazione, la sua ragazza. La giovane, per la disperazione e il forte dolore si suicidò poco tempo dopo. Il fratello della ragazza, mosso dalla rabbia e dall’amarezza, decise di vendicarsi e cercò di uccidere Ziegland sparandogli un colpo di pistola. La pallottola mancò il bersaglio e si andò a conficcare nel tronco di un albero, che si trovava proprio alle spalle dell’uomo. Molti anni dopo, Harry Ziegland, decise di abbattere quell’albero, sia perché in cuor suo gli ricordava il passato; sia perché la pianta si trovava in una sua proprietà. Ebbe l’idea di farla saltare in aria con la dinamite. La violenta esplosione, fece esplodere il proiettile che anni prima era rimasto incastrato nell’albero. Partì a tutta velocità e … si conficcò nella fronte di Henry, uccidendolo all’istante.
La strana storia delle gemelle Pollock
Le storie che coinvolgono i gemelli, sono spesso affascinanti, tanto da indurre la scienza a studiarli. Soprattutto nel caso dei gemelli monozigoti che, identici in tutto, sono in totale simbiosi. Un caso papabile è quello legato alla famiglia Pollock.
Northumberland, Inghilterra. E’ il 5 marzo del 1957. Due sorelle, Joanna di 11 anni e Jaqueline di 6 muoiono in un incidente d’auto. Un anno dopo, il 4 ottobre 1958, la mamma delle due bambine, da alla luce Gillian e Jennifer, due gemelle monozigote. Tre mesi dopo, i Pollock, decisero di trasferirsi a Whitley Bay.
Scelsero di tornare al paese d’origine solo quando Gillian e Jennifer avevano 4 anni. Lungo il viaggio di ritorno le bambine iniziarono a identificare molti posti che non avevano mai visto prima.
Passando davanti la scuola frequentata dalle sorelline morte 5 anni prima, affermarono, senza che nessuno gli avesse detto niente, che quella era la loro scuola.
Le due gemelle chiedevano continuamente dei giochi che erano appartenuti alle sorelle defunte; e quando si trovavano in mano dei pupazzi, li chiamavano con i nomi dati dalle due bambine scomparse.
Una volta, secondo le fonti, mentre stavano passando accanto a un automobile in folle, parcheggiata e con il motore acceso, furono colpite da un attacco isterico e si misero ad urlare a squarciagola:
“La macchina! Sta venendo a prenderci“.
All’età di 5 anni, i loro ricordi strani e il loro curioso comportamento, si dissiparono a poco a poco e da un giorno all’altro la loro vita prese la normalità.
3 racconti brevi.